Descrizione
Due uomini e una donna, tre generazioni a confronto, tre diplomatici molto particolari, che per motivi diversi fanno fatica a integrarsi con il mondo chiuso del Ministero. I tre si incontrano e danno vita a un’amicizia simile ad una musica struggente e consolatoria, quasi fossero gli elementi complementari di una sonata di Beethoven. Serafini, Ambasciatore sessantenne, vede troncata la sua carriera in Africa per aver ascoltato la propria coscienza: si è accorto della corruzione che affligge la Cooperazione allo sviluppo e vi si è opposto. Giulia, una giovane donna entrata alla Farnesina quasi casualmente, incapace di vivere adeguandosi al mondo circostante, timida e speciale, suscita nel vecchio Ambasciatore un affetto difficile da definire. Giancarlo, un quarantenne omosessuale, un poeta, trova un punto di riferimento nell’Ambasciatore, con cui ha lavorato in Africa, e nutre un sentimento astratto e doloroso per Giulia, che per lui rappresenta il miraggio di una vita che non potrà mai appartenergli. Una critica sottile e pungente della burocrazia ministeriale, che si fonde con il racconto delle vicende di tre teneri, irresistibili personaggi. Una scrittura leggera e piena di chiaroscuri, raffinata nella sua semplicità , capace di svelare al lettore l’essenza dell’anima dei tre protagonisti.