Descrizione
Di come scrivano i giuristi, la generalit delle persone pensa che sia oscuro e prolisso. Ancora pi sorprendente che ci lo pensi anche ogni giurista dei colleghi, a maggior ragione se appartengono a corpi o ordini diversi. Il tema della scrittura emerge ogni anno all”esito dei concorsi in magistratura e, sul versante dell”avvocatura, commissari chiamati a correggere gli scritti raccontano che larga parte degli aspiranti avvocati non supera la prova non perch? abbia mal inquadrato la questione giuridica, ma piuttosto perch? non sia stata in grado di scrivere in modo logico, chiaro ed efficace. Ci che oggi ancor pi necessario con la recente Riforma Cartabia e il Regolamento attuativo del Ministero della Giustizia 7 agosto 2023, n. 110. A dispetto delle differenze tra Civil Law e Common Law, questo accade anche negli Stati Uniti, tanto da far sentire alla dottrina e alle universit d”oltreoceano, ormai da anni, il bisogno di andare a ricatturare gli strumenti della retorica classica per aiutare i giuristi a pensare e, quindi, a scrivere in modo chiaro: il ragionamento giuridico pi universale dei sistemi giuridici in cui viene applicato. Questo volume, scritto da Kristen Konrad Tiscione, docente nel prestigioso Georgetown University Law Center, partendo dalla consapevolezza della necessit di insegnare a giuristi e operatori del diritto la tradizione retorica, propone un breve excursus nelle nozioni di base del ragionamento deduttivo e induttivo. Nella migliore tradizione pragmatica nordamericana, lo scopo viene perseguito attraverso un approccio pratico: sono analizzati memorie o atti, in cui gli errori comunemente riscontrabili nella pratica giuridica vengono individuati, spiegati e corretti. Prefazione di Andrea Sirotti Gaudenzi.